Autore: Avv. Enrico Germano

Nei Paesi Bassi il 14 marzo scorso, il Tribunale di Dordrecht ha condannato  un 28enne a tre mesi di libertà vigilata per aver rimosso all’insaputa della propria partner il preservativo durante un rapporto sessuale consenziente. Il Tribunale olandese ha comunque assolto l’uomo dall’accusa più grave di stupro (ovvero di atto di congiugimento carnale imposto con la violenza), ma ha ritenuto che tale comportamento fosse una forma di coercizione sulla partner, per aver abusato della fiducia che la donna aveva riposto in lui, con il rischio concretò di esporre la donna ad una gravidanza o ad una malattia sessualmente trasmissibile. 

Questa nuova condanna fà seguito a quanto accaduto in Germania, dove un uomo fù riconosciuto colpevole di violenza sessuale per stealthing nel 2018, condannandolo a 8 mesi con la condizionale perché si era tolto il preservativo durante il rapporto sessuale. Tuttavia lo stesso tribunale non ritenne che si trattasse di stupro ma rimase una decisione controversa. 

In Svizzera, in data 9 gennaio 2017, il Tribunale penale di prima istanza di Losanna condannò un uomo per violenza carnale ai sensi dell’art. 190 del Codice penale svizzero (CP) a 12 mesi con la condizionale, per essersi sfilato il preservativo all’insaputa della propria partner. Contro tale decisione l’uomo si appellò e la Corte d’appello penale del canton Vaud confermò la stessa condanna, ma riqualificando il reato non più in violenza carnale, ma in atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, ai sensi dell’art. 191 CP.

Tuttavia il 28 novembre 2019, in un caso analogo, la Corte Suprema cantonale del canton Zurigo espresse parere contrario ritenendo, seppur con rammarico, che tale pratica non costituiva un reato. In paralello al caso zurighese, un altro imputato era stato assolto precedentemente dal Tribunale d’appello del canton di Basilea Campagna il 6 giugno 2019 dall’accusa di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. 

Entrambi i casi cantonali del 2019 dei Cantoni Basilea Campagna e Zurigo furono portati dinnanzi la massima Corte giudiziaria svizzera, la quale decise in data 11 maggio 2022 per entrambi i casi che il ricorso dei Ministeri Pubblici dei due cantoni era parzialmente accolto. La sentenza del Tribunale cantonale del Cantone di Basilea Campagna del 6 giugno 2019 e quella del Tribunale cantonale del Canton Zurigo del 28 novembre 2019 sono state annullate e la questione è stata rinviata al rispettivo tribunale cantonale inferiore per una decisione supplementare.

Inoltre il Tribunale federale, con comunicato stampa del 9 giugno 2022, precisò a tal proposito che secondo il diritto vigente, la rimozione del preservativo durante il rapporto sessuale all’insaputa del partner e contrariamente a quanto convenuto in precedenza (“stealthing”) non ricade nel reato di “atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere”. Il Tribunale federale conferma su questo punto le due decisioni dei Cantoni di Zurigo e di Basilea Campagna. Le istanze cantonali dovranno nondimeno esaminare se ricorrono i presupposti del reato di molestie sessuali. Il Tribunale federale non ha dovuto vagliare questi due casi sotto il profilo della propagazione di malattie. 

Si tiene però a precisare che il reato di molestie sessuali ai sensi dell’art. 198 CP viene punito (solo), a querela di parte, con la multa. Si tratterebbe pertanto di una sola contravvenzione contro l’integrità sessuale.

1

https://www.rtlnieuws.nl/nieuws/nederland/artikel/5371512/stealthing-verkrachting-veroordeling-rechtbank-dordrecht

 Corriere del Ticino, news, Svizzera, 14.03.2023

2

3   Spiegel.de, 18.12.2018, “In Berlin ist ein Mann zu einer achtmonatigen Bewährungsstrafe verurteilt worden, weil er beim Beischlaf das Präservativ abzog. Eine Vergewaltigung sah das Gericht aber nicht gegeben. Das Urteil ist umstritten”.

4  

 Décision de la Cour d’appel pénale, Tribunal cantonal du Canton de Vaud, 8.05.2017, publiée le 28.08.2017

5

 Urteil des Obergesrichts des Kantons Zurich, I. Strafkammer, vom 28.11.2019 ; BGE 6B_265/2020, Urteil vom 11.05.2022

6

 Urteil des Kantonsgerichts Basel-Landschaft, Abteilung Strafrecht, vom 6.06.2019 ; BGE 6B_34/2020, Urteil vom11.05.2022

 7

 Comunicato stampa del Tribunale federale, Losanna, 9.06.2022