Autore: Avv.Enrico Germano

Una recente inchiesta della radiotelevisione svizzera RTS ha svelato che importanti città svizzere, tra cui Ginevra, Losanna e anche Berna, come pure il cantone Neuchâtel, hanno potuto beneficiare negli ultimi anni di cospicui prestiti concessi dalla FIFA (in francese Fédération Internationale de Football Association), la Federazione internazionale del calcio mondiale, che ha sede a Zurigo. Gli importi sono rilevanti, come per esempio Ginevra che nel 2022 ha preso in prestito 150 milioni di franchi svizzeri, il Canton di Neuchâtel 100 milioni e Losanna 40 milioni.. 

A metà gennaio 2023 circa, un’inchiesta giornalistica del gruppo Tamedia aveva rivelato che negli ultimi sei anni la città di Berna – che è un ente pubblico svizzero oltre che la capitale elvetica – aveva ricevuto diversi prestiti a corto termine da parte della FIFA per un ammontare complessivo di circa 1,8 miliardi di franchi svizzeri. 

Ricordiamo che la FIFA si definisce come una associazione di associazioni senza scopi commerciali né di lucro ma nel contempo genera tra diritti televisivi, licenze, sponsorizzazioni ed altre forme di marketing miliardi di franchi svizzeri di introiti. Per Statuto, la FIFA è disciplinata dalle disposizioni degli articoli 60 e seguenti del Codice civile svizzero sulle associazioni senza scopo di lucro. Difatti, la FIFA dispone di molta liquidità ed appare molto più conveniente far circolare tali ingenti somme di denaro che depositarle nelle banche, con i loro tassi d’interesse negativi. 

Ma recentemente questi prestiti, risultanti dal profilo finanziario molto interessanti, anche concessi senza spese e interessi, hanno iniziato anche negli ambienti politici a sollevare domande e perplessità. La FIFA ha dunque agito per anni, in maniera assolutamente legale, quasi da banca erogatrice di prestiti per molte città ed enti pubblici svizzeri, che ne hanno tratto dei benefici e dei risparmi. Nel frattempo, molte città sono pronte a riconsiderare tale politica dei prestiti a breve termine, in particolare la città di Ginevra, la quale ha contratto prestiti dalla FIFA dal 2018 utilizzando la piattaforma Loanboox, con sede a Zurigo e che mette in contatto degli investitori e dei mutuatari. Il telegiornale della Svizzera francese di mercoledì sera 1 febbraio 2023 annunciava che non solo la FIFA avena concesso tali prestiti agli enti pubblici svizzeri, ma nella lista risultavano quali investitori anche casse malati, assicurazioni, fondi di pensione ed anche aziende private. 

Ai sensi della normativa svizzera, l’art. 312 del Codice delle obbligazioni sancisce che il mutuo è un contratto per cui il mutuante si obbliga a trasferire al mutuatario la proprietà di una somma di denaro o di altre cose fungibili, e questi a restituirgli cose della stessa specie in eguale qualità e quantità. Ne consegue che tali attività, a differenza per esempio della banche, non vengono sottoposte ad autorizazzione da parte della FINMA, l’Autorità federale di vigilanza indipendente con poteri sovrani sul mercato finanziario svizzero, con sede a Berna. Per tali operazioni di prestito non c’è nessun obbligo di regolamentazione o di controllo da parte della FINMA, seppur spesso si tratta di somme milionarie. Si rammenta che ai sensi dell’art. 3 della LFINMA (Legge federale concernente l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari) sottostanno alla vigilanza sui mercati finanziari:

a. le persone che in virtù delle leggi sui mercati finanziari necessitano di un’autorizzazione, di un riconoscimento, di un’abilitazione o di una registrazione dell’autorità di vigilanza sui mercati finanziari; e

b. gli investimenti collettivi di capitale.

Alla luce dele recenti indagini giornalistiche, parte della politica svizzera non esclude a breve di depositare un’interpellanza parlamentare per porre la domanda del perché tali operazioni di prestito prevalentemente a corto termine non sono sottoposte ad autorizzazione e/o controllo da parte della FINMA, in un intento di trasparenza e di parità di trattamento.