Autore: Avv. Enrico Germano

Si è conclusa nel frattempo la Conferenza del 4 e 5 luglio 2022 sull’Ucraina a Lugano, con una discreta risonanza mediatica al di fuori della Svizzera. È come se la stampa internazionale non si fosse molto interessata dell’avvenimento sin dall’inizio, ma occorre ricordare anche che avevano appena avuto luogo il vertice del G7 a Krün in Alta Baviera in Germania dal 26 al 28 giugno 2022 ed il vertice della NATO a Madrid dal 28 al 30 giugno 2022. I temi dei prezzi e dell’approvvigionamento dell’energia e della guerra in Ucraina erano già stati al centro delle discussioni durante i due vertici. Infatti rare sono state le personalità di spicco a livello internazionale presenti a Lugano, a parte la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed una rappresentanza della delegazione ucraina, tra cui il primo ministro Šmyhal’, ma con l’assenza di Zelensky, che ha preso la parola in video-collegamento.1

Il Presidente della Confederazione svizzera, Ignazio Cassis, aprendo la Conferenza di Lugano e lanciando un chiaro avvertimento, ha ricordato che “la ricostruzione dell’Ucraina non può avvenire senza riforme in materia di corruzione e giustizia”.2 Dello stesso tenore anche il successivo intervento della Presidente della Commissione europea von der Leyen, che specifica che “L’Ucraina avrà bisogno di riforme coraggiose, che dovranno andare di pari passo con gli investimenti”.3

Il tema della ricostruzione dell’Ucraina che deve essere inseparabile dalle riforme anticorruzione è stato un tema centrale, quasi premonitore della Conferenza di Lugano4, visto anche che la stessa Corte dei Conti europea, nella sua relazione speciale di 82 pagine no 23/2021 – Ridurre la grande corruzione in Ucraina: diverse iniziative UE, ma risultati ancora insufficienti –5, ben prima dell’inizio della guerra, ricordava come “da molti anni l’Ucraina è afflitta dalla grande corruzione e dalla «cattura dello stato». Sebbene l’UE avesse varato diverse iniziative per ridurre le opportunità di corruzione, è stato costatato che la grande corruzione (compresa la struttura oligarchica) rimaneva un problema cruciale nel paese”. La stessa organizzazione internazionale Transparency International, la quale, sulla percezione della corruzione, collocava l’Ucraina solo al 131° posto su 176 paesi già nel 20166, lanciava l’allarme e gridava al rischio corruzione in Ucraina qualche giorno prima dell’inizio della Conferenza: “Le istituzioni ucraine sono ancora troppo deboli. Gli aiuti in denaro che provengono dall’estero potrebbero far gola ai funzionari corrotti. Dopo la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, bisognerà fare attenzione al forte rischio rappresentato dalla corruzione ”.7

Antoine Silacci, capo della rubrica internazionale della televisione della Svizzera francese, ricordava al telegiornale sulla TSR-Télévision de la Suisse Romande delle 19:30 di domenica 3 luglio 2022 che saranno necessari ad oggi almeno mille miliardi di franchi svizzeri per la ricostruzione in Ucraina, cifra ovviamente in crescita per ogni giorno in più di guerra, tra cui dai 100 ai 200 miliardi di franchi svizzeri per i danni alle infrastrutture (24.000 km di strade, 350 ponti stradali e ferroviari, 1500 edifici scolastici, 350 infrastrutture mediche ed ospedaliere, circa 40.000 abitazioni), dai 500 ai 600 miliardi di franchi svizzeri di perdite derivanti dalla caduta dell’attività economica, fuga della manodopera e tracollo degli investimenti ed infine altri decine se non centinaia di miliardi di franchi svizzeri per i danni a lungo termine difficilmente quantificabili allo stato attuale, che serviranno tra l’altro per tutti i feriti e gli orfani che bisognerà prendersi a carico per molti anni, come pure per lo sminamento di tutti gli ordigni rimasti inesplosi. Sono le medesime cifre che sia il CEPR-Centre for Economic Policy Research, con sede a Londra, sia le autorità ucraine hanno evidenziato8. Lo stesso primo ministro ucraino nel corso della Conferenza di Lugano ha detto che “Per la ricostruzione dell’Ucraina servono al momento 750 miliardi di dollari, la maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati».9

Ma il tema della ricostruzione è insito di incognite. Con quali e quanti soldi, chi parteciperà e quali aspetti riguarderà la ricostruzione, tenuto anche conto che i territori da ricostruire appaiono per ora in gran parte nella zona orientale del paese sotto il controllo russo. Senz’altro la Conferenza di Lugano sull’Ucraina ha lanciato le basi per il suo futuro, con l’adozione della “Dichiarazione di Lugano”, ma seguiranno altre Conferenze ed appuntamenti internazionali altrove, che sembrano già competitivi tra di loro. Infatti la ministra degli esteri britannica Liz Truss ha previsto un piano Marshall per l’Ucraina ed una prossima conferenza a Londra. Al contempo, Ursula von der Leyen ha spiegato che la Germania di Olaf Scholz ospiterà anche essa una riunione.10

1https://www.ticinolibero.ch/news/politica/1590333/zelensky-a-lugano-piu-no-che-si-e-senza-di-lui-i-leader-europei-potrebbero-starsene-a-casa

2https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/A-Lugano-per-pensare-il-futuro-dell%E2%80%99Ucraina-15451372.html

3https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/A-Lugano-per-pensare-il-futuro-dell%E2%80%99Ucraina-15451372.html

4https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/A-Lugano-per-pensare-il-futuro-dell%E2%80%99Ucraina-15451372.html

5https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/ukraine-23-2021/it/index.html

6https://it.euronews.com/2017/12/10/in-ucraina-la-corruzione-e-dura-a-morire

7https://www.cdt.ch/news/mondo/dopo-la-conferenza-a-lugano-attenzione-al-rischio-corruzione-in-ucraina-287172

8Cdt del 4 luglio 2022

9https://www.cdt.ch/news/mondo/cassis-e-zelensky-aprono-ufficialmente-la-conferenza-segui-il-live-287333

10https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Aspettando-la-Dichiarazione-di-Lugano-15451372.html